SABATO 11 maggio
ore 12.00 – Foyer – Angolo della narrativa
Presentazione della saga in tre episodi di Giovanna Foglia Fonda
“GRANDI DONNE”: L’altro universo, Il nomadismo, Corsiero Editore, Reggio Emilia 2023
La rinascita, Zephyro Edizioni, Treviglio BG 2024
Dialogano con l’autrice Lucilla Pagnani ed Elena Rossi
Primi episodi di una saga interamente dedicata alle battaglie del femminismo, un repertorio estremamente vasto di temi del vissuto umano viene indagato attraverso la lente dell’emancipazione e della ribellione alla standardizzazione dell’esistenza. La protagonista, adolescente nei primi anni Settanta in una Milano in pieno fermento, sente l’urgenza di rompere tutti gli schemi che tentano di forzarla a vivere una vita preconfezionata, piena di limitazioni e di compartimenti stagni.
L’ALTRO UNIVERSO Giò-Giò ha quasi ventun anni e vive da sola. Ha un animo ribelle e una forza capace di travolgere il mondo. Il carattere sfidante, determinato e un intrinseco bisogno di indipendenza hanno reso difficile il rapporto con la famiglia. Intuisce che fuori c’è un universo tutto da scoprire e ne ha la conferma quando si ritrova a frequentare una comune femminista, dove conosce donne emancipate e sicure delle loro capacità, che le regaleranno una volontà tenace, mai provata prima… favorendo l’innata ricerca di cambiamento e di stravolgimento degli schemi.
IL NOMADISMO Uno School Bus giallo trasformato in casa viaggiante. Quattro giovani femministe italiane degli anni Settanta pronte a esplorare un itinerario nomade che attraversa il Messico e regala avventure, disavventure, esperienze spirituali e concrete, panorami, incontri. Un tragitto a volte impegnativo a volte spassoso, sempre appassionato. Giò-Giò e le sue compagne, con altre donne che talora si uniscono alla compagine iniziale, progrediscono nella loro formazione fra indios e imprevisti, sorprendenti scoperte, invenzioni e disastri, apprendistati e sperimentazioni.
LA RINASCITA Dopo nove mesi da nomade… dopo aver vissuto come una selvaggia, una ribelle, una eversiva, ritornavo nella civiltà… Per la terza volta in un anno cambiavo realtà: la partenza – il viaggio – il ritorno, un vero parto. Il figlio era stato il bus, il nomadismo, l’autodeterminazione; ma adesso era anche la nostalgia, il ricordo, il desiderio di ritrovare le donne, le amiche, le compagne.
Giovanna Foglia Fonda è nata a Milano, ma è davvero una cittadina del mondo: messicana e maltese, oggi vive tra il Salento e Malta. Figlia della scrittrice Serena Foglia, nel 1976 incontra il movimento femminista milanese e sceglie la propria nuova vita. Abbandona gli studi di ingegneria e parte con tre amiche verso le Americhe. Per quasi trent’anni vive e viaggia in Messico, diventa cittadina messicana pur tornando in Italia ogni anno per qualche mese: mantiene importanti legami con il movimento e con la madre. Da allora la sua vita è stata ed è dedicata a creare il mondo delle donne, liberarsi da tutti gli stereotipi, smantellare ogni struttura patriarcale, vivere con altre cercando di costruire soggettività e simbolico femminile. Nel 2004 istituisce il Trust “Nel Nome della Donna”, una fondazione di scopo di diritto inglese, attraverso cui finanzia progetti di libertà femminile, e che alla sua morte erediterà l’intero suo patrimonio.
DOMENICA 12 maggio
ore 12.00 – Sala 2 – Angolo della narrativa
STRAORDINARIE
Un progetto di Renata Ferri
Fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi
Milano, Silvana Editore 2024
Dialogo fra Renata Ferri, Ilaria Magliocchetti Lombi, Djarah Kan, Francesca Cavallo e Maria Grazia Calandrone coordinato da Elena Rossi
Dalla prefazione di Renata Ferri
“Il patriarcato alimenta ancora vecchi e nuovi stereotipi di genere per definire la vita delle donne, condizionandone i desideri e limitandone la libertà, giustificando violenze fisiche e psicologiche. Allora il corpo assume un significato politico per nuovi interrogativi e difficili bilanci che riguardano tutto il genere femminile, in questo e in altri mondi: cambiando latitudine, cambia soltanto il grado di oppressione.
Straordinarie è una sfida agli stereotipi di genere che trasforma il paradigma della donna-vittima in modello di riferimento culturale e politico. Protagoniste del nostro presente, hanno accolto l’invito alla messa in scena del ritratto fotografico per fare di questo progetto un corpo unico di volti e voci, una tessitura di memorie, confidenze e dediche”.
Renata Ferri (Roma 1964). Giornalista, dal 2005 è caporedattore photoeditor di iO Donna, il femminile del Corriere della Sera. Dal 2010 al 2018 ha ricoperto lo stesso ruolo anche per Amica, il mensile di RCS MediaGroup. Dal 1991 al 2005 ha diretto la produzione fotografica di Contrasto. Insegna in scuole di fotografia e corsi specialistici dedicati. Ha partecipato a numerose giurie italiane e internazionali, incluse due edizioni del World Press Photo (2011 e 2012). Dal 2010 al 2015 ha tenuto un blog di storie fotografiche su il post.it. Cura progetti indipendenti editoriali ed espositivi di singoli autori e collettivi. Collabora con istituzioni e ONG per mostre e campagne di comunicazione.
Ilaria Magliocchetti Lombi (Roma, 1985). Ha documentato la nuova scena musicale indipendente collaborando con molti artisti. Da anni concentra la sua ricerca sul ritratto. Lavora per le più importanti testate italiane e internazionali. Nel 2021 è stata tra le protagoniste della serie di documentari di Sky Arte Le Fotografe. Il suo primo libro è Jhalak (RVM HUB, 2021) un viaggio indiano con i testi di Vasco Brondi. Nel 2021 espone a Roma, a Palazzo Braschi, Segni, un progetto fotografico e didattico sulla violenza di genere realizzato in collaborazione con l’artista Simona Ghizzoni. È docente di ritratto all’Istituto Europeo di Design di Roma.
Alla presenza di alcune straordinarie
Maria Grazia Calandrone (Milano 1964). Una figlia, due madri. È l’estate del 1965 quando Lucia e Giuseppe, i genitori biologici di Maria Grazia Calandrone, arrivano a Roma con la figlia di otto mesi. Sono amanti – la legge sul divorzio arriverà cinque anni più tardi – e la madre è rea di adulterio. La loro esistenza tormentata si spegne per sempre nelle acque del Tevere, ma la vita di Maria Grazia rinasce in un’altra famiglia, quella adottiva. Poeta e scrittrice, alle sue due storie, alle sue due madri, ha dedicato Spendi come vita (Ponte alle Grazie 2021) e Dove non mi hai portata (Einaudi 2022), finalista al premio Strega 2023.
Francesca Cavallo (Taranto 1983). Dalla Puglia alla California. Donna, queer, scrittrice, ha scritto con Elena Favilli un bestseller finanziato con il crowdfunding più ricco della storia editoriale, apprezzato e tradotto in tutto il mondo, Storie della buonanotte per bambine ribelli (Mondadori 2017). Cavallo è tornata in libreria con Ho un fuoco nel cassetto (Salani 2022). “Siate ribelli, non rassegnatevi alle regole imposte e alle aspettative create dagli altri. Restate in comunicazione con voi stesse: solo così potrete creare contesti che magnificano il vostro desiderio anziché intorpidirlo”.
Djarah Kan Nata a Santa Maria Capua Vetere, Caserta, nel 1993, è cresciuta a Castel Volturno. L’Africa non l’ha mai vista, ma le origini di sua madre sono ghanesi. Come altre ragazze e ragazzi della sua generazione, l’Italia l’ha vista nascere, ma non le ha dato gli stessi diritti delle sue coetanee e dei suoi coetanei bianchi. Djarah Kan il razzismo lo vive ogni giorno sulla sua pelle e ha deciso di raccontarlo con la scrittura. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro, Ladri di denti (People edizioni 2020), una raccolta di brevi testi in cui racconta come il razzismo possa modificare le relazioni fra le persone.