EVENTI
GIOVEDI 1 OTTOBRE
Teatro Biblioteca Quarticciolo ore 21.30
Artiste per Immaginaria
Un evento tra musica e teatro
Presenta Diana Tejera. Con la partecipazione di:
Eleonora Bordonaro – Compagnia di Danza Domina (coreografa Nazarena Gulinazzo) – Ed Mondo (Diana Tejera – Ersilia Prosperi) Barbara Eramo – Monica Fabrizio – Piano 13 (Laura Giannatiempo – Yva Stanisic) – No Choice (Federica Tuzi – Merel Van Dijk) – Bea Sanjust
Prenotazione presso: promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it
45 posti disponibili
SABATO 3 OTTOBRE
Sala 3 Nuovo Cinema Aquila ore 16.00
Presentazione del libro
“Nessuna mi ha mai detto di no”. Anne Lister e i suoi diari segreti
di Angela Steidele, Somara!Edizioni, Ferrara 2020
Traduzione italiana di Margherita Giacobino
Conversazione con Margherita Giacobino ed Elena Rossi
Prenotazione presso info@immaginariaff.it
35 posti disponibili
Ad Anne Lister è dedicata anche la serie televisiva “Gentleman Jack” prodotta da BBC ONE e HBO. Immaginaria presenta in anteprima nazionale i primi due episodi:
Venerdì 2 ottobre Sala 1 ore 21.30
Ep. 1 “Passavo di qui”, regia di Sally Wainwright, UK 2019, 60’
Sabato 3 ottobre Sala 1 ore 18.30
Ep. 2 “Ci sono andata per studiare anatomia”, regia di Sally Wainwright, UK 2019, 60’
Dalla quarta di copertina dell’edizione italiana
“Io amo solo ed esclusivamente il bel sesso e ne sono ricambiata, quindi il mio cuore disdegna ogni altro amore”. Così scrive Anne Lister nei suoi diari, nella scrittura criptata che verrà decifrata soltanto decenni dopo la sua morte.
Personaggio unico e straordinario, Anne Lister sfida le leggi sociali del suo tempo, e lo fa apertamente, nei modi, negli abiti, nel rifiuto del matrimonio e del cliché della femminilità, e segretamente con una impressionante serie di avventure amorose con donne.
Nata nel 1791 ad Halifax, Anne Lister è contemporanea delle eroine di Jane Austen, ma vive la vita di una donna libera e di una lesbica sicura di sé, in un’epoca in cui le due cose non erano neppure pensabili.
L’ambiziosa Anne, proveniente da una famiglia antica e rispettata ma squattrinata, riesce ad ereditare la magione dei suoi avi, diventa imprenditrice, compie lunghi e avventurosi viaggi e si scopre una passione per l’alpinismo, senza mai smettere di collezionare imprese erotiche, che culminano nella conquista di una “moglie” adeguata, la giovane e ricca Ann Walker, “perché senza una donna accanto a me non posso vivere felice”.
Lucida, travolgente, sensuale, e spesso senza scrupoli, Anne Lister unisce alla passione erotica quella della scrittura diaristica. I suoi diari sono un documento prezioso sulla vita quotidiana dell’Inghilterra del Nord, sui paesi inesplorati dei suoi viaggi, e soprattutto sul più sconosciuto e negato dei territori, il corpo e la sessualità delle donne.
La biografia di Steidele offre un’immagine documentata e complessa della spregiudicata eroina cui BBC ONE ed HBO hanno dedicato la fortunata serie Gentleman Jack.
SABATO 3 OTTOBRE
Sala 3 Nuovo Cinema Aquila ore 17.30
Terzo tavolo LET ME SEE YOU
Incontro nazionale di registe_filmmaker_sceneggiatrici_ montatrici_produttrici_attrici_operatrici…
per la creazione di team di produzione per progetti cinematografici ed audiovisivi indipendenti realizzati da donne
Prenotazione presso info@immaginariaff.it
35 posti disponibili
DOMENICA 4 OTTOBRE
Sala 3 Nuovo Cinema Aquila ore 16.00
Presentazione del progetto
Tutte a casa – donne, lavoro, relazioni ai tempi del Covid19
Un social movie per raccontare la quarantena dal punto di vista delle donne
www.tutteacasa.it
Prenotazione presso info@immaginariaff.it
35 posti disponibili
“Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19” è il film collettivo che racconta la pandemia dal punto di vista delle donne. Migliaia di video che ricostruiscono il corso di giornate apparentemente tutte uguali, eppure diverse. Le lacrime in un video selfie, una canzone urlata, il lievito della pizza, l’ennesima videocall. E poi la stanchezza, il senso di vuoto, la malattia, la perdita, la voglia di andare avanti, per riscoprirsi più forti, a volte più fragili o semplicemente diverse.
“Tutte a casa” è un film composto da materiali video girati con il proprio cellulare da donne di estrazione sociale ed età diverse, provenienti da tutta Italia, durante lo tsunami sanitario causato dal Coronavirus. La paziente malata di Covid, la mamma in smart working e quella in cassa integrazione, la dottoressa che ha curato il virus. La maestra impegnata nella didattica a distanza, la ballerina di pole dance, la donna che si ritrova a fare i conti con un corpo che non riesce più a comandare, le tassiste che attraversano città deserte, le ostetriche sempre al fianco delle donne. Per alcune, la quarantena è stata una rinascita, per altre una prigione, per altre ancora un motivo di riscoperta. Tutte loro, tra estro, creatività e sconforto, hanno saputo agire su se stesse, cercando soluzioni alla costrizione.
Il Collettivo Sono sedici professioniste del mondo del cinema e della comunicazione: registe, autrici, sceneggiatrici, attrici, giornaliste, storyteller. Anche loro, come le loro protagoniste, sono rimaste a casa, ma non si sono volute “fermare”. Nei primi giorni della quarantena, si sono incontrate su un gruppo Facebook dedicato al cinema e hanno deciso di unire le forze, còlte dall’urgenza di documentare il momento di crisi che si stava configurando. Così è nato il collettivo “Tutte a casa” e poi l’omonima Associazione. Durante i primi giorni di lockdown, hanno iniziato a organizzare, produrre e dirigere un film a distanza, creando una vera e propria casa di produzione online tutta al femminile. Il loro è stato un piccolo miracolo che ha dell’incredibile: ad oggi, non si sono mai incontrate, se non in video call. Eppure giorno dopo giorno continuano a lavorare insieme, con determinazione e tenacia, con il fine comune di realizzare questo film partecipato.
Perché sostenerle Dal lancio della loro call fino ad oggi è successo qualcosa di straordinario e potente: 150 donne hanno inviato più di 4000 contributi. Il loro non è stato un lavoro di raccolta di materiale video ma hanno unito i tasselli di un mosaico di memorie digitali della pandemia. Lo hanno fatto instaurando con le donne protagoniste un rapporto fiduciario che si è definito nel tempo, video dopo video, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Ne sono venute fuori centinaia di ore di girato, realizzato con diversi supporti. Così facendo la narrazione della pandemia, che è stata dominata pubblicamente da uomini (politici, virologi, economisti) viene raccontata con la voce delle donne. Cambia il punto di vista. Ora, vogliono andare avanti in questo lavoro per soffermarsi sulle sfumature, concependo un lavoro di indagine poetica che superi i limiti dell’oggi e dell’urgenza sanitaria.