FILM VINCITORI DELLA XIV EDIZIONE
DI IMMAGINARIA 11/14 APRILE 2019
Migliore Lungometraggio RAFIKI
di Wanuri Kahiu
Motivazione della Giuria Fiction composta da Ilaria Antonella De Pascalis Presidente
e Simona Almerini e Cristina Vuolo
Abbiamo scelto all’unanimità di premiare, nell’ottima selezione di questo Immaginaria 2019, il film Rafiki, diretto da Wanuri Kahiu, per tre motivi: uno politico, uno estetico e uno relativo alla scrittura.
Dal punto di vista politico, è indubbiamente il film più impegnato e coraggioso della selezione. Il confronto con una realtà in cui l’esistenza stessa dell’omosessualità e del lesbismo sono condannate penalmente è di agghiacciante urgenza. Il film ha inoltre una notevolissima raffinatezza visiva, e costruisce personaggi/e e relazioni di grande efficacia.
Migliore Documentario Non è amore questo
di Teresa Sala
Motivazione della Giuria Documentari composta da Bianca Pomeranzi Presidente
e Cinzia Bomoll ed Elena Biagini
Il premio per il miglior documentario va a “Non è amore questo” di Teresa Sala.
Per lo spessore artistico e narrativo con cui è riuscita a trattare una storia difficile di desiderio e mancanza, sessualità e cura. In particolare per avere saputo tradurre la cruda ribellione della protagonista in un gesto di rottura che interroga alla radice la presunta normalità.
Migliore Cortometraggio CHUDALA
di Maaria Sayed
Motivazione della Giuria Giovani Cortometraggi composta da Francesca Sposato Presidente
e Caterina Barbieri e Arianna Calogero
Quando un’opera riesce ad esprimere al meglio il felice legame tra immagini e parole, allora il cinema spiega la sua esistenza. “Chudala” è potente ed emozionante nell’estrema cura della sua composizione. Vogliamo premiare quest’opera, nella speranza di potere vedere la nostra cultura cinematografica sempre più contaminata da opere non occidentali.
Migliore Cortometraggio Concorso Immaginaria
“Donne In Corto” MUMBLE MUMBLE
di Patrizia Lazzari
Motivazione della Giuria Giovani Cortometraggi composta da Francesca Sposato Presidente
e Caterina Barbieri e Arianna Calogero
Per la capacità di osare nella sperimentazione visiva, supportata da una narrazione onesta e ben composta nel dispiegarsi del racconto, premiamo “Mumble Mumble”, che ha saputo fare tutto questo con un creativo utilizzo di esigue risorse economiche.