AOS NOSSOS FILHOS

  • Venerdì 18 giugno / Friday June 18th

    h. 21.15

  • SALA 1 / HALL 1

    Nuovo Cinema Aquila

  • Regia / Director: Maria De Medeiros, Brasile 2019, 107’

    Lungometraggio / Feature Film

Prima italiana

Brasile. Tania studia per diventare giudice, Vanessa lavora come grafica, e insieme stanno cercando di avere un figlio. Nonostante molti tentativi, l’inseminazione non dà risultati e Vanessa non rimane incinta. Nel frattempo Tania riprende i contatti da tempo interrotti con la madre Vera, che non accetta la sua omosessualità né il suo rapporto con Vanessa. Quando Tania le chiede soldi per continuare a tentare, la madre rifiuta. Vera dirige un centro per bambini orfani, alcuni sieropositivi, e preferirebbe che la figlia adottasse uno di loro anziché ricorrere a una procedura costosa, praticata con sperma americano. Vera si mostra premurosa e attenta alla sorte dei bambini, quanto indifferente nei confronti della figlia. Ha inoltre un passato ingombrante: ex combattente contro la dittatura, è stata imprigionata insieme all’amica Amelia, che crede morta a causa delle torture. In prigione, ha partorito un figlio di cui sa soltanto che è stato adottato. Un giorno viene contattata dal figlio di Amelia, che sta scrivendo un libro sulla madre e le chiede di ripercorrere l’orribile periodo che ha cercato di rimuovere. Intanto Tania vende la macchina per pagare l’ultimo tentativo di inseminazione, e finalmente Vanessa rimane incinta. Mentre all’orfanotrofio, situato in un quartiere povero, avviene l’ennesima sparatoria da parte dei militari, Vera riceve la telefonata di Tania che Vanessa sta partorendo.

Replica sabato 19 giugno ore 21.00 Sala 1

Italian première

In Brazil, Tania, who is studying to be a judge, and Vanessa, a graphic designer, are trying to have a child. It is Vanessa who is inseminated, but the many attempts are unsuccessful. Tania contacts her mother, Vera, who does not accept her homosexuality nor her relationship with Vanessa. So much so that when her daughter reveals her life’s dream and asks money to make it come true, her mother refuses to help her. Vera runs a center for orphaned children coming from difficult backgrounds (some of them HIV-positive) and would prefer her daughter to adopt one of those children rather than resorting to an expensive procedure, with American sperm. The mother seems to have two weights and two measures: of understanding and acceptance for the orphaned children, and of rejection for her daughter. Vera has also a cumbersome past: a former fighter against the dictatorship, she was imprisoned together with her friend Amelia, whom she believes had died from torture. In prison, she gave birth to a son, whom she was able to see very little, and of whom she only knows that he was adopted. One day she is contacted by Amelia’s son, Sergio, who is writing a book about his mother and asks Vera to go back to that horrible period she tried to remove. In order to pay for the latest insemination attempt, Tania sells her car. And finally, Vanessa gets pregnant. The center is in a dangerous neighborhood: every now and then soldiers appear and shootings occur. During a shooting, Tania phones her mother because Vanessa is giving birth.

Rerun Saturday June 19th  h. 21.00 Hall 1

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